Seleziona la lingua

Italian

Down Icon

Seleziona Paese

Italy

Down Icon

L’ombra che è in noi: “Nero come il buio” e il lato oscuro dell’animo umano

L’ombra che è in noi: “Nero come il buio” e il lato oscuro dell’animo umano

di Fiorella Franchini

La maggior parte di noi fa l’impossibile per proteggere l’immagine che ha scelto di essere. Eppure, esiste un “lato oscuro” della nostra personalità, fatto di emozioni, di istinti primitivi e negativi come rabbia, invidia, avidità, egoismo. Questa sorta di doppia personalità risiede in ognuno di noi; una è palese e pubblica, l’altra è nascosta nel subconscio e viene chiamata “Ombra”. Secondo la definizione di Carl Gustav Jung, l’Ombra è l’archetipo che rappresenta la parte rigettata e minacciosa del Sé, dove vengono relegati tutti gli aspetti che rifiutiamo o consideriamo socialmente indesiderabili, un vero e proprio “deposito” degli istinti incontrollabili.

Nero come il buio“, edito da Homo Scrivens, esplora proprio questo Sé rinnegato attraverso i racconti di tre maestri del noir: Franco Forte, Diego Lama e Letizia Vicidomini. Storie tenebrose, violente e crudeli, che pur avendo stili e ambientazioni differenti, riescono a evocare in modo efficace e sorprendente le zone più cupe dell’animo umano.

Nel racconto “Smetti di guardare“, Franco Forte stravolge i cliché del genere criminale, ribaltando i ruoli classici del padre-padrone, della moglie manipolatrice e del figlio ribelle. La storia si concentra su una potente famiglia criminale, descritta come una “perfetta famiglia disfunzionale” dove le dinamiche relazionali sono caratterizzate da conflitti costanti, abusi e manipolazioni. L’eros è malato e disturbante, i rapporti sono angoscianti e violenti.

Lockdown” di Diego Lama catapulta il lettore in un “minuscolo viaggio nel tempo”, in una Napoli deserta e buia. La città è avvolta in un silenzio irreale, inquietante. Il protagonista è l’Agente scelto Cimmino Gaetano, un poliziotto che incarna ordine e disciplina. La narrazione ci immerge nei suoi pensieri più oscuri, lasciando al lettore un finale dal sapore amaro.

I teatranti” di Letizia Vicidomini segue Eleonora Pinto e Francesco D’Alessio, una coppia della borghesia napoletana con la passione per il teatro. Per prepararsi a una commedia sul rapporto di coppia, il loro regista li invita a esplorare la propria vita coniugale. Questo processo porterà alla luce “un abisso di segreti, bugie e piccoli, giganteschi orrori quotidiani”.

L’Ombra, questo “ospite indesiderato” di noi stessi, invade vite apparentemente impeccabili, intimità sacre, si annida dietro le belle maniere e la buona educazione. In “Nero come il buio“, gli autori esasperano i tratti più cupi del genere Noir, focalizzandosi sulla qualità autodistruttiva dei protagonisti, vittime della propria Ombra in situazioni senza via d’uscita.

Il linguaggio è estremamente realistico, diretto ed essenziale, con l’obiettivo di descrivere una realtà cruda e drammatica. Ogni narrazione cattura il lettore in un vortice ipnotico, perché ciò che tutti noi rifiutiamo e nascondiamo lo ritroviamo proprio in queste pagine. I racconti riflettono la nostra Ombra, facilitandone il riconoscimento. Le storie si offrono in maniera sgradevole, per farci percepire uno spaccato del nostro mondo interiore più recondito, fatto di luce e buio, di bene e male. Come afferma il filosofo Roberto Peregalli: “L’ombra, come la polvere, è il nostro fondo nascosto. La si vuole cancellare…“, ma dobbiamo accontentarci di un “eterno meriggio”, alla perenne ricerca di un equilibrio ancestrale e inconfessabile.

İl Denaro

İl Denaro

Notizie simili

Tutte le notizie
Animated ArrowAnimated ArrowAnimated Arrow